Come scrivere un perfetto articolo su WordPress in 7 passaggi

11 Condivisioni

Una breve guida per editare nel migliore dei modi gli articoli per il tuo blog WordPress

Come scrivere un articolo su WordPress in 7 passaggi: editare, formattare e ottimizzare il tuo blog post

Come scrivere un articolo WordPress che ti porti traffico, condivisioni sui social, commenti e che ti faccia raggiungere i tuoi obiettivi?

Se stai leggendo questo articolo, vuol dire che hai un blog WordPress già strutturato e funzionante, magari con all’attivo un certo numero di articoli che stai promuovendo online.

Eppure i risultati scarseggiano…Hai poche visite, poche condivisioni e magari anche Google non ti sta indicizzando come avresti sperato.

Dove stai sbagliando? Tempo sprecato a scrivere blog post che nessuno legge?

Niente paura, segui questi 7 passaggi prima di pubblicare il tuo articolo sul tuo blog!

Vediamo cosa hai trascurato e come potresti migliorare la tua attività di blogging!

Prima di iniziare però, ti avviso che questa breve guida è dedicata a chi ha un blog e un sito web di proprietà, quindi ha un proprio indirizzo web e un hosting che ospita il sito costruito con WordPress.

Potrebbe interessarti: Trovare contenuti per il Blog e Come aggiornare un blog quando hai poco tempo

1. Il titolo dell’articolo per il tuo blog WordPress

Tutto comincia da qui, dal titolo che sceglierai per il tuo articolo e no, non è un passaggio facile facile come sembrerebbe.

Perché spesso è dal titolo che si decreta il destino di un post per il blog.

Prima di tutto, dovrai individuare i termini e le parole chiave giuste, vale a dire quelle parole che le persone cercano di frequente su Google.

Leggi anche: L’ottimizzazione SEO spiegata semplice per liberi professionisti

E’ importante per te saperle perché ciò ti permetterà di ideare un titolo che focalizzi l’attenzione sull’argomento principale con le parole utilizzate più di frequente e che poi verrà trattato all’interno dell’articolo.

Per farlo, puoi avvalerti di diversi strumenti online gratuiti. Eccone alcuni:

  • Ubber Suggest;
  • Google stesso, nelle chiavi di ricerca correlate;
  • Google Search Console, che ti offre una panoramica sulle query di ricerca relative al tuo sito web;
  • Pinterest, che ti può dare un’idea soprattutto sugli argomenti e su come vengono raggruppati;
  • Answer the Public, che ti permette di approfondire il tipo di ricerca;
  • Yoast SEO, il popolare plugin per WordPress che anche nella sua versione free aggiornata ha un apposito pulsante “Ottieni le frasi chiave correlate” nella sua scheda SEO.

Titoli brevi e interessanti

Il titolo è una parte importantissima e per nulla scontata. Io personalmente non nego di faticare sempre un po’ quando devo creare il titolo dei miei articoli.

E’ la chiave per attrarre l’attenzione degli utenti e per convincerli a leggere il tuo articolo. Purtroppo, a mio parere, la fantasia e la creatività possono aiutare ma non sempre facilitano il lavoro.

Ideare titoli troppo fantasiosi potrebbe allontanarti dall’argomento principale o non coincidere con i termini appropriati.

E’ meglio puntare all’immediatezza, alla brevità e allo stesso tempo a creare un titolo coinvolgente.

Se possibile, punta sull’emotività.

A questo proposito, ti racconto cosa mi è successo con un articolo di questo blog di qualche tempo fa.

Il blog post in questione era Aprire un blog da libero professionista: benefici e costi a cui tenevo molto perché rispondeva bene a molte domande che mi venivano poste dai miei clienti quando erano dubbiosi sulla necessità di avere un blog.

Quando ho cominciato a condividerlo online sui social, notavo tuttavia poco coinvolgimento da parte degli utenti.

Su Pinterest, ad esempio, avevo preparato un pin molto curato graficamente con l’esatto titolo dell’articolo eppure, nonostante le impression, pochi cliccavano per leggerlo.

Così ho provato a creare un nuovo pin, più semplice nella grafica ma modificando il titolo in “Cosa ti blocca dall’aprire il tuo blog?” E boom, è stato un successo! Questo per farti capire quanto un titolo può cambiare in toto il successo di un articolo (e, se ci pensi, succede anche la stessa cosa per un libro).

Non esagerare però, con titoli acchiappa-click come se ne vedono ormai ovunque sui social. Se prometti qualcosa nel titolo del tuo articolo, cerca di mantenere la promessa nel testo. Non creare quindi titoli speciali solo per ottenere click e visite se poi il contenuto è scadente e si discosta troppo dalle premesse.

2. Paragrafi e intestazioni

Passiamo al contenuto vero e proprio dell’articolo.

Con la recente introduzione dei blocchi su WordPress, sarà molto facile suddividere in brevi paragrafi il tuo testo ed evitare (come la peste) una scarsa formattazione.

I muri di testo non formattato, senza intestazioni, a capo, grassetti e corsivi sono uno degli errori da eliminare subito perché non facilitano la lettura e anzi scoraggiano i visitatori del tuo blog a restare sulle tue pagine web.

Devi infatti tener presente che, soprattutto durante la navigazione da mobile, la lettura avviene in modo più veloce. Lo sguardo scansiona la pagina web per trovare in breve tempo i punti chiave, saltando spesso qua e là durante lo scorrimento della pagina.

Per questo è importante suddividere il contenuto in paragrafi brevi, inserendo dove possibile elenchi puntati e numerati, evidenziando anche le parti principali e di maggior rilievo.

Avere fretta di pubblicare non aiuta: cerca di rileggere sempre quello che hai scritto alla ricerca di eventuali errori da correggere, sia ortografici che di altra natura.

Cura le intestazioni del tuo articolo WordPress

Prima di pubblicare il tuo articolo, verifica le intestazioni all’interno del testo.

Solo al titolo andrebbe riservato il tag <H1>, che tecnicamente indica appunto il titolo principale.

Poi, all’interno dell’articolo, non dimenticare le altre intestazioni e i sottotitoli, che seguiranno la gerarchia: <H2>, <H3> e così via.

Naturalmente non è obbligatorio inserire tutta le gerarchie di intestazioni, ma preparare almeno degli <H2> e <H3> ti sarà utile.

Un'infografica creata da Silvia Cossu per riassumere i 7 passaggi chiave per scrivere un articolo per un blog WordPress
Un’infografica colorata per riassumere e raccogliere i 7 punti chiave per scrivere un articolo per un blog WordPress

I link interni ti permettono di cucire insieme gli articoli del tuo blog WordPress.

Sono quei link che rimandano ad altri contenuti e argomenti collegati all’interno del tuo blog e meritano una certa cura.

Allo stesso tempo, prevedi di aggiungere almeno un link esterno, cioè un collegamento ad un altro sito web e ad un’altra pagina che sia comunque in linea con gli argomenti trattati. La scelta migliore sarebbe linkare una fonte autorevole.

Grazie alle nuove funzionalità di WordPress, potrai facilmente indicare se il link esterno andrà preso in considerazione dai motori di ricerca oppure se andrà ignorato con un “nofollow”.

4. I contenuti visivi ottimizzati

Immagini, video, infografiche sono il cuore di una comunicazione coinvolgente e stimolante.

Questo perché i contenuti visivi non solo sono un modo per attirare l’attenzione dei tuoi lettori, ma aiutano anche a spezzare l’articolo intrattenendo gli utenti.

Quando inserisci un’immagine nel tuo articolo WordPress, assicurati sempre di compilare anche il tag alt, cioè il testo “nascosto” ma esplicativo dell’immagine.

Il tag alt o testo alternativo serve per indicare a Google di cosa tratta l’immagine e quindi ad agevolare il motore di ricerca a comprendere meglio l’argomento trattato. Insieme al titolo stesso dell’immagine, ti aiuta a posizionarti meglio nella ricerca. Per questo dovresti inserire termini pertinenti e che richiamino in effetti quanto trattato nell’articolo.

Anche il nome che dai all’immagine è importante: cerca di nominarla con parole che siano sempre in linea con l’argomento discusso.

Un titolo come immagine-articolo.png non significa nulla, invece zuppa-di-carote-allo-zenzero.png all’interno di un articolo in cui descrivi una ricetta per la zuppa di carote allo zenzero va benissimo.

Controlla quindi di non aver tralasciato i tag alt dei tuoi articoli passati. Per non perdere troppo tempo, ti basterà verificarlo nella sezione Media>Libreria di WordPress.

Se vuoi, anche aggiungere una didascalia non guasta.

Infine, non dimenticare di inserire l’immagine in evidenza su WordPress, di cui abbiamo già parlato.

Quando devi scegliere l’immagine, ricorda che un’immagine originale sarebbe da preferire ad una pescata già un miliardo di volte dagli archivi gratuiti online.

Certo, non è semplice e non sempre si ha il tempo di farlo. Potresti quindi pensare di utilizzare i tuoi scatti (così da evitare anche il problema del copyright) o di creare dei template o delle illustrazioni.

5. La call to action

Ogni articolo dovrebbe essere strutturato su una precisa call to action o invito all’azione, cioè dovrebbe alla fine indicare un’azione specifica al lettore, come iscriversi alla tua newsletter, contattarti, scaricare un contenuto, seguirti sui social e così via.

Non tempestare l’utente di troppe call to action, perché alla fine la confusione potrebbe risultare controproducente e l’eccessiva scelta paralizzare il lettore. Due, al massimo tre inviti all’azione potrebbero andar bene.

La call to action che inserirai deve essere chiara e comprensibile e non dovrebbe richiedere troppo sforzo all’utente: se chiedi l’iscrizione alla newsletter, fai in modo che ciò avvenga in pochissimi passaggi semplici da eseguire e non con giri infiniti sul tuo blog.

6. La meta descrizione con Yoast

Con il plugin Yoast SEO è semplice aggiungere l’importantissima meta descrizione, cioè quel breve riassunto del tuo articolo che verrà letto da Google e inserito nei risultati di ricerca sotto al titolo. Non dovrai quindi preoccuparti della parte tecnica.

Yoast ti offre anche la possibilità di visionare l’anteprima sia per mobile che per desktop, aiutandoti a migliorare la meta descrizione.

E’ una buona idea inserire anche qui una call to action per invogliare gli utenti a cliccare sul tuo articolo.

7. Categorie e tag

Infine, non dimenticare di far rientrare il tuo articolo in una categoria del tuo blog e assegnagli un tag.

Dovrebbe essere scontato ma ho notato che spesso non lo è.

Lasciare che in automatico il tuo nuovo blog post finisca in “uncategorized” è un errore da evitare, perché le categorie fanno parte della buona struttura del tuo blog e ti aiutano anche nel posizionamento.

Differenze tra categorie e tag WordPress

C’è sempre un po’ di confusione tra categorie di un blog e tag.

Le categorie sono gli argomenti del tuo blog, i tag sono rimandi più articolati.

Ad esempio, supponiamo che il tuo blog parli di cucina e ricette golose: avrai una categoria “Desserts”, perché è un termine abbastanza ampio che può raggruppare facilmente tante tipologie di dolci e potresti anche pensare a delle sottocategorie, come “Mousse” o “Semifreddi”.

Se vuoi invece più specificità, userai i tags, che potrebbero essere “Cioccolato fondente bio” o “Marmellata e composte fatte in casa”.

Ricorda inoltre che le categorie possono avere una gerarchia, come appunto nell’esempio dei desserts.

I tags invece non hanno gerarchia, ma possono appartenere a diverse categorie.

In conclusione…

Hai seguito questi 7 passaggi durante la stesura dell’articolo per il tuo blog? Bene, ora finalmente puoi pubblicarlo!

Avrai visto che scrivere un articolo per un blog WordPress non è sempre così veloce e scontato come spesso si crede.

Probabilmente avrai bisogno di salvarlo come bozza per completarlo in un secondo momento. Ma la cosa più importante è la costanza: se non ottieni subito i risultati che speravi, non abbandonare il tuo blog! Prova nuovi formati, arricchisci di contenuti visivi i tuoi articoli, migliora la scrittura.

Spero di esserti stata d’aiuto con questa breve guida per scrivere sul tuo blog.

Se hai ancora bisogno di me per maggior supporto e formazione su WordPress, fissa subito una consulenza!

11 Condivisioni
Pubblicato in Guide, Siti Web e Webdesign e taggato , , .
Inviami una notifica sui commenti
Notificami
guest
0 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti